Il RENTRI è già entrato in vigore

Il RENTRI, il nuovo sistema informatico di tracciabilità dei rifiuti, è in vigore dal 15 giugno 2023

È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto interministeriale che regola il funzionamento del RENTRI, il nuovo Registro Elettronico Nazionale che è entrato in vigore giovedì 15 giugno 2023.

Il RENTRI (Registro Elettronico Nazionale Tracciabilità dei Rifiuti) è un sistema informatico che consentirà la tracciabilità dei rifiuti attraverso un modello di gestione digitale. In concreto il registro raccoglierà i dati dei rifiuti prodotti e gestiti da quei soggetti che sono tenuti all’iscrizione.

Il registro consentirà la dematerializzazione della documentazione cartacea, semplificando così il sistema di tracciamento dei rifiuti. Ne beneficeranno inoltre i controlli di sicurezza e la lotta alla gestione illegale dei rifiuti.

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I soggetti obbligati all’iscrizione

Il nuovo decreto prevede che chi è tenuto all’iscrizione al Registro Elettronico Nazionale dovrà obbligatoriamente utilizzare i nuovi modelli di registri di carico e scarico e formulari in formato digitale. Soltanto i soggetti non tenuti all’iscrizione potranno continuare a utilizzare i modelli cartacei.

Le adesioni dei soggetti obbligati saranno scaglionate in un lasso di tempo che va dai 18 ai 30 mesi in base alla tipologia di azienda.
Le prime aziende tenute all’iscrizione sono i produttori di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi con un numero di dipendenti superiore alle cinquanta unità. Le prime iscrizioni partiranno a dicembre 2024.

Nel lasso di tempo che intercorre tra il 15 giugno 2023 e dicembre 2024, il Ministero dell’Ambiente emanerà decreti direttoriali utili a definire modalità operative e tecniche di compilazione del sistema. Verranno inoltre precisate le modalità di utilizzo della piattaforma.

Per le aziende sarà quindi necessario dotarsi di un software gestionale oppure affidarsi a professionisti del settore.

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Differenza con il Sistri

Il RENTRI si differenzia dal precedente sistema chiamato Sistri in quanto rappresenta un sistema più semplice e funzionale.

Con il nuovo registro non ci sarà l’obbligo di utilizzare hardware come transponder (o Black Box), token USB e altre apparecchiature come invece era previsto dal Sistri. Unica eccezione prevista per i trasportatori di rifiuti speciali pericolosi, i cui mezzi dovranno essere dotati di specifico sistema di geolocalizzazione.

Leggi anche: Sistri e R.E.N.T.Ri | Quali sono le differenze

Tariffe d’iscrizione al RENTRI

Le tariffe di iscrizione al Registro Elettronico Nazionale saranno diverse in base alle dimensioni dell’azienda.

Per le piccole imprese previsti 15 euro per il primo anno e 10 euro gli anni successivi.
Per le medie imprese previsti 50 euro per il primo anno e 30 euro per gli anni successivi.
Infine, per le grandi imprese, previsti 100 euro per il primo anno e 60 euro per gli anni successivi.

Conclusioni

L’entrata in vigore del RENTRI obbligherà i produttori di rifiuti speciali a iscriversi al Registro Elettronico Nazionale. Il nuovo sistema permetterà la digitalizzazione dei documenti cartacei, semplificando il sistema della tracciabilità dei rifiuti e favorendo i controlli di sicurezza.

A chi è obbligato ad adeguarsi al nuovo sistema si consiglia di farlo con tempestività, onde evitare sanzioni gravose.

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Articolo redatto da Paolo Alpa