Bilancio di sostenibilità | Cos’è, come si redige, per chi è obbligatorio

Il bilancio di sostenibilità è un documento strategico attraverso il quale le imprese rendono conto dell’impatto delle proprie attività sul contesto ambientale, sociale ed economico

Oggigiorno l’attenzione alla tutela ambientale è sempre più marcata e di conseguenza le aziende e le organizzazioni hanno la necessità di integrare pratiche responsabili all’interno delle proprie strategie operative. In questo contesto, il bilancio di sostenibilità emerge come uno strumento fondamentale, che va oltre la semplice rendicontazione finanziaria, offrendo una visione dell’impatto generato sulle dimensioni ambientale, sociale ed economica.

In Italia, la normativa evolve per includere queste pratiche nella routine aziendale, non solo come un impegno etico ma anche come un obbligo legale per determinate aziende.

Nei paragrafi che seguono esploriamo il significato del bilancio di sostenibilità, la procedura per la sua redazione, gli obblighi specifici per le imprese italiane e i benefici tangibili che esso può portare nel panorama imprenditoriale contemporaneo.

Cos’è il bilancio di sostenibilità

Il bilancio di sostenibilità rappresenta un documento strategico attraverso il quale le organizzazioni, siano esse imprese, enti pubblici o associazioni, rendono conto dell’impatto delle proprie attività sul contesto ambientale, sociale ed economico.

In Italia, questo strumento non solo evidenzia i risultati finanziari, ma abbraccia una visione più ampia, misurando l’impatto dell’attività d’impresa in termini di sostenibilità ambientale, equità sociale e responsabilità economica.

Come si redige

Sebbene la legislazione non prescriva un modello standard per la sua realizzazione, il bilancio di sostenibilità deve includere dettagliati resoconti su tematiche quali impatto ambientale, coinvolgimento della comunità locale, gestione delle risorse umane, osservanza dei diritti umani e azioni contro la corruzione in forma attiva e passiva.

Queste informazioni sono strutturate seguendo le linee guida del Global Reporting Initiative (GRI), che fornisce un framework di riferimento ampiamente riconosciuto. L’adozione delle linee guida del Global Reporting Initiative è prassi comune, garantendo una struttura riconosciuta a livello internazionale che facilita la comparabilità dei dati e l’attendibilità del report.

Chi è obbligato in Italia

In Italia, la normativa di riferimento si è evoluta significativamente negli ultimi anni. La direttiva 2014/95/UE, recepita nel nostro ordinamento, ha introdotto l’obbligo di redazione del bilancio di sostenibilità per le grandi imprese e gli enti di interesse pubblico che hanno in media più di 500 dipendenti. Questa categoria include aziende che superano determinate dimensioni economiche, quali un totale di bilancio superiore a 20 milioni di euro o ricavi annui che eccedono i 40 milioni di euro.

I vantaggi

Il bilancio di sostenibilità non è soltanto un adempimento legislativo, ma rappresenta un’opportunità per le aziende di dimostrare il proprio impegno verso una gestione sostenibile. Tra i benefici vi sono il miglioramento della reputazione aziendale, l’accesso più agevole a finanziamenti green, una maggiore trasparenza verso investitori e consumatori e l’opportunità di attrarre partner che condividono gli stessi valori etici e ambientali.

In sintesi, il bilancio di sostenibilità in Italia si configura come uno strumento chiave per le organizzazioni che intendono navigare il contesto attuale di business in modo responsabile e innovativo. La sua redazione e pubblicazione non solo rispondono a una necessità normativa, ma aprono le porte a un dialogo costruttivo con gli stakeholder, ponendo le basi per una crescita sostenibile e consapevole.

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