R.E.N.T.Ri | Quando entra in vigore e tutto quello che devi sapere

Il RENTRI consentirà la dematerializzazione della documentazione cartacea e migliorerà il sistema di tracciabilità dei rifiuti e i controlli di sicurezza; entrerà in vigore entro la fine dell’anno 2022

Il RENTRI (Registro Elettronico Nazionale Tracciabilità dei Rifiuti) è un sistema informatico che introduce un modello di gestione digitale per la tracciabilità dei rifiuti. Questo consentirà a chi produce, trasporta, recupera o smaltisce rifiuti, di assolvere agli oneri documentali in modalità digitale. Tale sistema sarà gestito presso la struttura competente del Ministero della Transizione Ecologica (struttura supportata a livello tecnico dall’Albo Nazionale dei Gestori Ambientali).

Il RENTRI è stato introdotto dal D. Lgs. 3 settembre 2020 n. 116, in vigore dal 26 settembre 2020, il quale modifica la parte IV del D. Lgs. 152/2006 (anche conosciuto come Codice dell’Ambiente). L’attuale formulazione dell’articolo 188-bis del D. Lgs. 152/2006 recita: “Il sistema di tracciabilità dei rifiuti si compone delle procedure e degli strumenti di tracciabilità dei rifiuti integrati nel Registro Elettronico Nazionale per la Tracciabilità dei Rifiuti, istituito ai sensi (…)“.

Va precisato che saranno tenuti a utilizzare il Registro Elettronico i soggetti obbligati alla tenuta dei registri C/S limitatamente ai rifiuti pericolosi. Per i soggetti senza obbligo di iscrizione al Registro Elettronico l’emissione dei formulari di identificazione del trasporto e la tenuta dei registri C/S potranno continuare ad essere assolti tramite i formati cartacei. Ciò detto, però, non si esclude che in futuro la platea si allarghi anche ai produttori di rifiuti non pericolosi.

Ma quali sono gli obiettivi del RENTRI? Come è strutturato? E quando entrerà in vigore?

Obiettivi

Il Registro elettronico per la tracciabilità dei rifiuti ha come primo obiettivo quello di dematerializzare la documentazione cartacea (registri di carico e scarico, documenti di accompagnamento dei rifiuti) per passare al sistema digitale. Tutto ciò consentirà l’interazione telematica con il Sistema del Registro Nazionale.

Sarà inoltre possibile la circolazione in formato elettronico dei documenti di accompagnamento dei rifiuti. Grazie alla digitalizzazione migliorerà il sistema di tracciabilità dei rifiuti e gli organi di sicurezza potranno effettuare controlli facilitati.

Struttura

Il RENTRI è suddiviso in due differenti sezioni:

  • Sezione dell’Anagrafica degli iscritti, la quale raccoglierà anche le relative autorizzazioni ambientali.
  • Sezione della Tracciabilità, nella quale verranno raccolti i dati annotati nei registri e nei formulari.

Per maggiori informazioni visita il sito ufficiale.

Entrata in vigore RENTRI

Attualmente (maggio 2022) il Registro Elettronico Nazionale per la Tracciabilità dei Rifiuti è in fase sperimentale, ma entrerà in vigore molto presto; secondo le ultime previsioni entro la fine dell’anno.

La sperimentazione è stata organizzata per tappe temporali consultabili sulla homepage del sito ufficiale R.E.N.T.Ri. Da ottobre le imprese accreditate potranno utilizzare il prototipo e da quel momento sarà possibile iniziare la simulazione di tutti gli strumenti sviluppati in precedenza. Se le fasi di sperimentazione non subiranno ritardi il Registro Elettronico potrebbe entrare in vigore alla fine del 2022.

L’entrata in vigore del RENTRI obbligherà alcune aziende ad adeguarsi al nuovo sistema. Si tratta di un percorso che può nascondere insidie, soprattutto per coloro che hanno poca dimestichezza con il mondo digitale. Quelle aziende, la cui l’iscrizione al Registro Elettronico è tassativa, rischiano pesanti sanzioni se non si adeguano nei tempi giusti. Per evitare di farsi cogliere impreparati è bene affidarsi a professionisti nel campo della tenuta dei registri e della contabilità ambientale.

Conclusioni

Con l’introduzione del Registro Elettronico si va verso una dematerializzazione della documentazione cartacea. Il RENTRI consentirà inoltre un miglioramento in termini di efficienza del sistema di tracciabilità dei rifiuti, garantendo controlli facilitati agli organi di sicurezza.

Rimane il grande nodo da sciogliere: l’adeguamento da parte delle aziende. Si tratta di un passaggio complesso che comporterà un investimento di tempo non indifferente. Rivolgersi a professionisti che conoscono la materia è una delle mosse vincenti per evitare di arrivare in ritardo a questo importante appuntamento.

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Articolo redatto da Paolo Alpa